#adolescenti vs giovani adulti vs adulti
After, di Anna Todd, è uno dei libri piu venduti e più letti nella fascia adolescenti (13-18 anni) in Italia, Spagna e Portogallo. Ma non è, a nostro parere, un testo per adolescenti. Abbiamo scelto di recensirlo perché il mercato lo promuove, il pubblico lo richiede, lo legge, ne parla. La più grande fetta di pubblico che ne fa richiesta è composta da adolescenti. Abbiamo diverse perplessità in merito alla qualità del testo, e qui vi proponiamo alcune motivazioni. #amore #rispetto Il primo libro di After, ma con lui tutta la saga, presenta la nascita di un amore malato che, dalla immagine in copertina, si definisce infinito. Far passare per “amore” un gioco crudele, qualsiasi sia il risvolto finale della saga, lo troviamo gioco pericoloso se messo in mano a dei ragazzini di tredici anni. Innamorarsi è bellissimo, parlarne e scriverne é una cosa bellissima, come anche parlare di amore e di sesso. I ragazzi naturalmente si immedesimano. Chi scrive e chi vende si deve assumere la responsabilità di rivolgere il suo sguardo sul proprio pubblico. Nella storia tra Tessa e Hadlin, dov'è il rispetto? Dov’è l’amore? Cosa intendono i due ragazzi per amore? Ma soprattutto, cosa intende per amore Anna Todd, la scrittrice? Indipendentemente da ciò che vuole scrivere, volesse raccontare anche di esperienze difficili, lo scrittore può fare delle scelte stilistiche che non appiattiscano la relazione riducendola a ciò che appare: vestiti, scarpe, sederi. Questa operazione la fa già la pubblicità, la fanno già tanti telefilm di scarsa qualità, o coloro che vogliono vendere qualcosa facendo leva sull’erotismo. #figura della donna Abbiamo un problema in Italia (e non solo), legata alla violenza sulle donne. Una violenza che può essere intrinseca a molti fattori sociali, culturali, familiari. Cosa può fare la letteratura a tal proposito? Magari iniziare ad interrogarsi su che immagine di donna e di uomo e di relazione tra pari stiamo "vendendo" alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi adolescenti. Non stiamo parlando di censura, ma della posizione che la scrittrice Anna Todd ha nei confronti dei suoi personaggi, che linguaggio utilizza per presentarli a noi lettori, che idea di donna, uomo e relazione le interessa far emergere. Sarò più chiara: il testo viene scritto in prima persona, ciò che pensa Tessa è ciò che ci viene presentato come vero. Noi vediamo attraverso i suoi occhi questo: Tessa vede i vestiti, i muscoli ed i tatuaggi di Hadlin, si vede guardata per i vestiti e per il suo bel corpo, viene trattata/si lascia trattare male. Tessa vede Hadlin abusare della sua fiducia, Tessa giustifica Hadlin e ritorna sempre da lui, sperando in un suo ravvedimento. Noi tutto questo lo viviamo attraverso i suoi occhi, come se fosse vero, come se fosse l’unica verità e l’unica possibilità. Le uniche cose importanti in una relazione. Tutto questo viene descritto attraverso un coinvolgimento erotico, che fa passare in secondo piano quella che a noi ricorda tanto la dinamica di una violenza domenstica. La violenza è tollerabile? Ti tratto male, “abuso” di te, ma tanto so che tornerai perché di me hai bisogno. Il tutto senza un briciolo di ironia, di distacco, senza che i personaggi “vedano” l’uno dell’altro nient’altro che magliette attillate, sederi e tatuaggi. #fanfiction- questa è la parte più interessante del romanzo: com'è nato. Come è diventato così famoso un romanzo di scarsa qualità? After è nato su Wattpad come Fanfiction dedicata ad Harry Styles, componente della band anglo-irlandese One Direction. Si è dichiaratamente ispirato a dei classici come Anna Karenina, Orgoglio e pregiudizio e Cime tempestose. Una fanfiction, o fan fiction è un'opera scritta dai Fan (da qui il nome) prendendo come spunto le storie o i personaggi di un'opera originale, sia essa letteraria, cinematografica, televisiva, o appartenente a un altro medium espressivo. Wattpad è una piattaforma di scrittura online molto frequentata, una community attiva, che è diventata il lancio verso il successo di tanti giovani scrittori. Chi pubblica può decidere se pubblicare un capitolo alla volta, chiedendo consiglio al suo pubblico e modificando anche il testo in base ai consigli dei followers. Gli scrittori sono spesso molto giovani. Le case editrici cercano on line scrittori con un pubblico già consolidato, acquistano i diritti, mettono a disposizione e fanno uscire sul mercato un’ opera con migliaia di acquirenti già pronti a comprare la saga e farne un passaparola mediatico. E’ così che il libro è arrivato all'apice delle classifiche negli Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Brasile, Portogallo, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Russia e Giappone ed è in corso di pubblicazione in altri 30 paesi. Nel 2014, la Paramount Pictures ha acquistato i diritti cinematografici. #classici riscritti (male) L’idea di riscrivere dei classici è molto buona, ma cosa fa di una riscrittura un buon libro? Oltre agli ingredienti che attraggono il giovane pubblico (amore, sesso, tradimento), elementi caratteristici di tanti grandissimi romanzi, la banalità dei personaggi e la superficialità con cui viene presentata la relazione (venduta tanto al chilo insieme a sederi e magliette) non ce lo farà annoverare tra i libri da noi consigliati. Questo non significa che non se ne debba parlare con chi già lo ha letto o lo vuole leggere. Montando sull'onda del successo della saga, la Sperling & Kupfer (casa editrice che ne ha acquisito i diritti) ne ha utilizzato il marchio per ripubblicare alcuni classici come Anna Karenina, Orgoglio e pregiudizio e Cime tempestose, includendoli in una collana intitolata "I classici di After". La mossa è molto intelligente e diverse biblioteche in Italia hanno creato uno scaffale dove, a fianco del testo in oggetto, hanno esposto i grandi classici. Potrebbe essere interessante, questo lo aggiungiamo noi in calce, proporre ai ragazzi che frequentano gruppi di lettura TEENS, e che pongono la domanda “perchè non AFTER?” , di leggere brani di diversi testi a cui si è ispirata la Todd e chiedere poi a loro cosa ne pensano.
2 Comentarios
Nerea
5/6/2019 12:58:13 pm
Comparto absolutamente todas tus apreciaciones, Anna, aunque tengo que decir que no he sido capaz de terminar ni el primer libro: ha sido más que suficiente para entender a qué me estaba enfrentando como lectora... Pero no ha sido así en mi rol como mediadora: no voy a redundar sobre la calidad literaria (inexistente) ni versar sobre la temática, pero sí me ha hecho pensar mucho sobre la "censura" (esa palabra maldita que rechazo total y rotundamente) y la necesidad imperiosa de mediar ante ciertas lecturas, como esta, con tan buena acogida por parte del fenómeno fan y de la esfera comercial y de consumo cultural. Me parece todo un reto poder enfrentarme a la lectura compartida con grupos de adolescentes para probar estrategias de mediación y conocer de primera mano sus impresiones y opiniones.
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Elisabete Carrito
9/11/2019 07:19:20 pm
Anna, concordo plenamente com a tua recensão crítica. Bastou ler uns capítulos do primeiro livro para perceber imediatamente o quão bruto e desprezado é o tema da violência e machismo.
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