Este libro, junto a la saga de la que forma parte y también la que le precede, presenta una revisión de la mitología clásica en un escenario actual, en la que el sistema de dioses griegos y romanos interactúan con sus hijos y hijas (semidioses) en la resolución de nuevas profecías. Las profecías y los sueños se presentan como elemento principal para mantener el suspense de la narración, al que hay que añadir, como aspecto esencial de enganche, la recreación ficcionada de personajes, escenarios y episodios mitológicos traídos a la actualidad con cierta maestría y gracia (a este respecto, merecen especial mención la presencia de Medea como gerente de unos grandes almacenes mágicos, la participación del rey Midas o la del dios Eolo como "hombre del tiempo"). Las relaciones/sistema relacional y jerárquico, no obstante, sigue intacto y la lucha de poderes sigue siendo el motor narrativo y la motivación principal de los personajes, al que hay que añadir el amor, la lealtad y, en algunos momentos, la justicia, como valores humanos que mueven las acciones y decisiones de las y los semidioses.
Es una novela de formación, en la que, a pesar de que las aventuras que viven los personajes protagonistas pertenecen al universo de la fantasía, sus sentimientos, dudas, conflictos e inquietudes son humanos, universales y están presentes en lo cotidiano de cualquier adolescente. Todo esto ayuda a que los jóvenes lectores/as puedan empatizar de alguna manera con uno o varios de los protagonistas de la novela, que coinciden, al mismo tiempo, con arquetipos conocidos y reconocidos mundialmente: Jason, el héroe, guapo, líder natural por sus atributos mágicos y triunfador, modesto y amigo de sus amigos; Piper, guapa, aguerrida, discreta, justa, leal y fiel, y que se mueve por sentimientos amorosos, pero no solo románticos; Leo, el amigo ingenioso, leal, creativo, ocurrente, valiente, honesto, impulsivo, bromista, humilde y muy amigo de sus amigos. La fórmula resultante de unir la recreación de escenarios y episodios de ficción con otros reconocidos y actuales, la aventura, fantasía... con el protagonismo de adolescentes en formación, en busca de su identidad, autonomía e independencia, ha cosechado muchos éxitos en la literatura y cine para jóvenes, y este libro participa de esta dinámica sin lugar a dudas.
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TRAMA: Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilemte tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene: viene chiamato alla scuola di Magia di Hogwards. E' lì che scoprirà la verità sui suoi genitori e ingaggerà una guerra con il terribile Voldemort, supportato (e a volte ostacolato) da amici ed insegnanti, protagonisti assieme a lui di molteplici avventure. Come un filo rosso il tema della disobbedienza corre lungo tutti i 7 libri. Inizialmente Harry disobbedisce agli zii che lo maltrattano, facendo in modo che il lettore passi immediatamente dalla parte di questo bambino senza genitori costretto a vivere in un sottoscala, tormentato dalle angherie del cugino e dall'ignoranza degli adulti "babbani". Questa disobbedienza è assolutamente giustificata: c'è subito empatia con il protagonista.
Più tardi, quando finalmente Harry trova accoglienza alla scuola di Magia di Hogwards ed iniziano le avventure, vediamo che il carattere del ragazzo è effettivamente quello di un ribelle: difficilmente ascolta le raccomandazioni dei professori o degli amici. Certo è che l'atteggiamento di infrangere le regole lo porta a ritrovare la pietra filosofale, a scoprire la camera dei segreti, a vincere il calice d'oro.. e infine a sconfiggere il malefico Voldemort: insomma, la ribellione alle regole fa di Harry Potter un eroe. Ciò che egli dimostra a se stesso, agli adulti e agli amici è che uscire dal seminato e avere le spalle coperte da una buona dose di coraggio, intelligenza e fortuna porta alla vittoria. Addirittura la sua "disobbedienza" trova il suo apice nella ribellione: Harry si fa capo della costituzione di un esercito, "l'esercito di Silente": un gruppo di ragazzi "armato" di magia, che si organizza con l'autoformazione per sconfiggere le forze del male. Harry Potter, da vero ribelle addirittura non finisce il percorso di studi e diventa così una sorta di Che Guevara del mondo magico, un partigiano di Hogwards: è un combattente, si nasconde, è latitante, c'è una taglia sulla sua testa. Agisce nell'ombra e fa proseliti. Addirittura una emittente radio lo sostiene (il riferimento a Radio Londra è chiaro). Harry dunque incarna un modello di adolescente intelligente, furbo, coraggioso, impulsivo e arrogante. Nelle ultime avventure Harry risulta anche antipatico, schivo ed egocentrico. Perchè piace ancora? Perchè è un vincente. E la disobbedienza è un passaggio fondamentale nella fase di crescita per capire quali dovranno essere i propri limiti. La disobbedienza è un diritto di espressione e di ricerca. É fondamentale in fase di crescita ingaggiare una battaglia con la propria guida (la famiglia solitamente, Silente e Sirius Black nel caso di Harry) per scoprire cosa è giusto e cosa è sbagliato, per formare la propria presa di coscienza nella capacità di decisione. |
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